giovedì 27 aprile 2017

AUTOSVEZZAMENTO MISTO A MODO MIO

Vi racconto di me, Giulietto e la nostra scelta di un Autosvezzamento Misto, a misura per noi!!


Eccoci mamme, dopo 4 anni di distanza mi ritrovo di nuovo qui alle prese con lo svezzamento.
Vi ho nominato il mio primo bimbo proprio perché è naturale mettere a confronto per me i  miei due bimbi specie quando si presentano delle tappe evolutive ma anche se ovviamente parto sempre dal presupposto che ognuno di loro affronterà la cosa in maniera diversa, vi chiedo, e se ad affrontarla in modo diverso fossero le scuole di pensiero??
Visto che qualche hanno è passato e nel mezzo ci sono state mille cose, avevo bisogna di una rinfrescatina quindi, quando presso il consultorio della mia città mi hanno invitata ad un corso sullo svezzamento ho deciso di andare a sentire come riprendere la mano con pappine e ingredienti, ma sono rimasta sorpresa di ciò he ho trovato.
La prima volta ricordo che sono partita con un semplice brodino di verdure per poi continuare con l'inserimento di verdure nuove e successivamente passare a pappine tipo mais e tapioca , il tutto molto lentamente e guai a parlare di uovo o pomodoro prima dell'anno ed invece sembra tutto cambiato.
Da qualche anno è in auge l'AUTOSVEZZAMENTO ma a questo proposito, per me, ci sono pro e contro quindi voglio raccontarvi il mio pensiero e la mia esperienza.
Iniziamo a specificare che prima si devono valutare i segnali che indicano se il bimbo è pronto oppure no, e quelli sono sempre gli stessi;
-che abbia perso il riflesso di estrusione (ovvero l'istinto del bimbo a tirare fuori la lingua quando si stimola la bocca)
-che sappia stare ben seduto
- che si dimostri interessato a ciò che succede a tavola (ma questo lascia il tempo che trova, visto che spesso a questa età sono interessati a tutto) 
Ora , se vi sembra che i segnali ci siano, secondo le regole dell'autosvezzamento dovreste iniziare a:
"preparare il cibo sminuzzato per facilitare la masticazione o offrirlo com’è, in forma di striscette e bastoncini che il bimbo succhia o e mordicchia . Aumentando le capacità manuali e masticatorie (sì, masticano anche senza denti) e imparando che il cibo riempie la pancia, la quantità di cibo assunta sarà sempre maggiore, e nel tempo calerà la richiesta di latte. Tutto avviene in maniera molto molto graduale." Cit Autosvezzamento.it
Io ci ho provato eh!!!
Dopo il corso, secondo le indicazioni, mi sono preparata una carotina e una zucchina bollite ovviamente senza sale e una volta tagliuzzate sia a dadini piccoli che a striscioline mi sono avvicinata al mio bimbo ma sono sincera e vi dico che dopo che Giulio ha staccato involontariamente un pezzetto un pò più grosso di carota  e ho dovuto con il dito ad uncino (ed il cuore in gola!!!) estrarlo dalla sua boccuccia mi sono chiesta se fosse, per noi, il metodo più adatto??!!

Grazie agli importantissimi corsi di Disostruzione Pediatrica!!!!
 
C'è però da dire una cosa sull'autosvezzemento, ed è una cosa che apprezzo, ovvero l'avvicinamento immediato a tutti i cibi senza restrizioni temporali per alcuni alimenti.
Il succo della questione è che come sempre mi piace prendere le idee migliori da ogni cosa e cercare la mia strada, per questo ho optato per un metodo che unisce consistenza più a misura del mio bambino e la scelta di alimenti vari subito e l'ho trovata nei suggerimento di un esperto della Fondazione Umberto Veronesi ossia Marco Bianchi che in modo semplice avvicina al cibo con , come scrive lui, Calma ed Empatia perché solo noi conosciamo il nostro bambino e ne capiamo i comportamenti.
Quindi, care mamme, io parto  e se vorrete potrete prendere spunto dalla mia avventura con tanto di ricette e reali recensioni direttamente dal protagonista Giulio, cosi insieme vedremo se apprezza o meno la mia scelta per avvicinarlo al cibo.

A presto e buon appetito!!